(Video girato da Roberto Vallecoccia)
Il nuovo impianto di depurazione delle acque reflue in Via degli Archi (Sezze Scalo) è già entrato in funzione da qualche settimana, ma l’inaugurazione è avvenuta stamane alle 11.00 con taglio del nastro a sei mani. Le sei mani sono quelle dell’attuale sindaco Sergio Di Raimo, dell’assessore all’ambiente ed ex sindaco (1993-2003) Giancarlo Siddera, sotto la cui Giunta avvenne nel 2000 la progettazione, e dell’assessore ai servizi sociali Andrea Campoli (2007-2017), sotto la cui Amministrazione avvenne l’avvio dell’iter amministrativo (Delibera di Consiglio n.92 del 21 dicembre 2008) e dei lavori.
All’inaugurazione era presente anche il resto della Giunta, Antonio Di Prospero in primis, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Sabrina Pecorilli, assessore all’urbanistica, e Giulia Mattei, assessore alla scuola, sport e politiche giovanili. Presenti anche il capogruppo del PD in Consiglio Armando Uscimenti, il capogruppo di Sezze Futura Mauro Calvano, i consiglieri di maggioranza Senibaldo Roscioli ed Alessandro Ferrazzoli, il consigliere setino in Regione Salvatore La Penna e l’ex Presidente Astral nonché già consigliere regionale Giovambattista Giorgi.
Un’opera costata più di 5 milioni di euro, di cui 4 a carico della Regione e 1,5 a carico del Comune. L’impianto si allaccia già da ora a più del 90% delle utenze domestiche dello Scalo, mentre bisognerà aspettare 5/6 mesi perché entri in funzione anche per il quartiere dei Casali.
In passato furono molte le polemiche destate dai lavori per l’opera per la quale furono operate micro-trivellazioni lungo la Valle della Culla, sito di interesse archeologico e classificato come zona ad alto rischio di frana secondo l’art 13 del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) del 2009, al fine di congiungere tramite collettore unico le tubature fognarie della collina con quelle della pianura. L’opera ebbe tuttavia il parere favorevole di conformità rispetto alle norme di attuazione del PAI da parte dell’Autorità dei bacini regionali il 4 maggio 2012.
Se in un primo tempo furono ecologisti quali Quintino Carissimo, consigliere comunale dal 1998 al 2003 recentemente scomparso in circostanze tuttora poco chiare, e Vincenzo Serra ad opporsi all’ipotesi di collettore unico attraverso la Valle della Culla (o Cunnula), in un secondo periodo furono militanti di destra quali Luigi Gioacchini e Lanfranco Coluzzi, riuniti nel Movimento di Libera Iniziativa Sociale, ad attivarsi in tal senso.
Questi ultimi misero spinsero il consigliere regionale eletto nelle liste de “la Destra” di Storace Fabrizio Santori a protocollare il testo di un’interrogazione il 16 giugno 2015 . L’interrogazione si tenne alla Pisana nel dicembre 2015, ma rimase inevasa da parte del Presidente Zingaretti.
Gioacchini, Coluzzi e Santori non si arresero e presentarono esposto sulla vicenda alla Procura di Roma (giugno 2016). Nel maggio 2017 il pubblico ministero del Tribunale di Latina Luigia Spinelli delegò alla locale stazione dei Carabinieri il compito di acquisire tutta la documentazione presso il Comune di Sezze. Dopo più di 2 anni dal sequestro della documentazione da parte dell’Arma non conosciamo né gli sviluppi né tantomeno gli esiti dell’inchiesta. Nel bene e nel male attraverso i lavori che hanno portato all’inaugurazione quest’oggi passa un altro pezzo della storia di Sezze degli ultimi 20 anni.
