FORMIA, SVERSAMENTI NEL RIO FRESCO E IN MARE. VILLA: “GRAVE INADEMPIENZA DI ACQUALATINA”

Le foto scattate dalla candidata Sindaco di Formia Paola Villa
Le foto scattate dalla candidata Sindaco di Formia Paola Villa

Formia, Villa: “Sversamenti in mare e la solita inadempienza grave di Acqualatina, ma non bisogna parlarne sotto elezioni”

“Da diverse settimane a Piazza Risorgimento, in corrispondenza del torrente Rio Fresco, – spiega in una nota la candidata Sindaco Paola Villa – provengono odori nauseabondi, segnalati da diversi cittadini residenti ed alcune attività produttive. Abbiamo fatto un sopralluogo ed è stato subito chiaro il problema: ci sono alcune perdite della tubatura fognaria in metallo che supera trasversalmente il corso d’acqua.

Tale tubatura è collocata appena sotto la struttura che sorregge la zona pedonale della piazza (lato mare come si evince dalle foto). Il liquame fuoriesce da una spaccatura della tubazione e ricade nell’alveo del torrente per poi riversarsi liberamente in mare. Inoltre sono presenti altre percolazioni minori su entrambi le pareti del ponte.

Sono state fatte diverse segnalazioni dagli abitanti della zona al gestore Acqualatina S.p.A., ma ad oggi il problema resta irrisolto. Dopo aver allertato Comune e Capitaneria di Porto si attende un intervento immediato ed urgente. Il decoro dell’area altamente urbanizzata è altamente compromesso ma la cosa che preoccupa di più è lo sversamento direttamente nel torrente e quindi a mare, diventando un ennesimo danno ambientale.

Nel 2020 come amministrazione intervenimmo perché il gestore realizzasse una nuova condotta sul lato monte di piazza Risorgimento (chiamata piazza Mercato) e un nuovo impianto di sollevamento e così si sono collegati gli edifici alla condotta principale. Lavoro sollecitato dal 2006 e appunto realizzato nel 2020. Questo è sicuramente uno dei punti che l’ultima relazione della Segreteria Tecnico Operativa dell’ATO 4 (25 giugno 2021) ha definito “punti inadeguati del sistema fognario e fuori norma” che ci hanno portati ad essere classificati come Ato (insieme di 38 comuni) in classe E, ossia in ultima classe! E cosa comporta? Pagare delle penali che ovviamente vengono attribuite al gestore Acqualatina e secondo voi, dove il gestore prenderà i soldi per pagarle (quando le pagherà)?

Sicuramente attraverso la fatturazione agli utenti, casomai aumentando quelle sigle UI1, UI2….che si leggono in bolletta. Al danno pure la beffa. Questo concetto chiaro e preciso è stata la base nel luglio 2019, a dicembre 2019, a luglio 2020 a non votare a favore di aumenti tariffari e bilanci del gestore poco chiari. Questi sono stati tra i temi utilizzati per interloquire con gli altri sindaci, che però senza differenza di colore e bandiera, hanno votato a favore del gestore Acqualatina, approvando aumenti e bilanci sempre ambigui. Questi sono i temi che vanno affrontati, argomentato e documentando senza indietreggiare di un millimetro davanti ad un gestore che detta le regole in ATO e tiene sotto scacco sindaci, consiglieri comunali, regionali, senatori e deputati, presidenti di provincia e tanto altro, soprattutto sotto periodo di elezioni, soprattutto quando i voti diventano molto più importanti della salvaguardia del nostro mare…e non solo”.

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