FAVORI, SANATORIE E CONCESSIONI: L’INDAGINE SULL’ERA TINTARI/PROCACCINI. E MARCUZZI CHIEDEVA VOTI

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Roberta Tintari e Nicola Procaccini
Roberta Tintari e Nicola Procaccini

Falso, turbata libertà negli appalti riguardanti l’affidamento in gestione di spiagge e servizi connessi alla balneazione, oltre a frodi, indebite percezioni di erogazioni pubbliche e rilevazioni del segreto d’ufficio. Sono queste le ipotesi di reato contestate ad arrestati e indagati nell’ambito dell’operazione di Carabinieri e Guardia Costiera di Terracina che ha terremotato la Giunta Tintari

Variegata e vasta l’indagine del Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e dei sostituti Giuseppe Bontempo, Valentina Giammaria e Antonio Sgarrella, portata a compimento dalla Guardia Costiera e dai militari dell’Arma di Terracina. Come noto, ad essere arrestati e posti ai domiciliari il Sindaco Roberta Tintari, l’ex vice Sindaco Pierpaolo Marcuzzi (da poco assunto da Procaccini come assistente in Europa) oltreché a funzionari, imprenditori, e il Presidente del Consiglio Comunale Gianni Percoco. Indagati anche l’ex sindaco e attuale europarlamentare Nicola Procaccini per una un’inchiesta che è partita nel 2019 ed è durata per oltre dodici mesi.

Roberta Tintari, secondo il Giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota che firma l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per la Sindaca, sarebbe “ottimamente inserita all’interno del sistema dì collusioni e interferenze tra imprenditoria e amministrazione comunale di Terracina”. Tintari sarebbe “stata capace di intessere rapporti dì natura collusiva con numerosi imprenditori, diretti a deviare il corretto esercizio della funzione pubblica, al fine dì soddisfare la sfera di interessi dei privati in cambio dì appoggio elettorale”.

E per quanto riguarda l’erogazione del contributo economico ai balneari per il servizio di salvataggio, la vicenda “ha consentito di porre in risalto, in maniera lampante ed emblematica, le relazioni di reciproca convenienza tra amministratori pubblici e imprenditori locali”. Il contributo di 80mila euro erogato in favore degli imprenditori balneari della cooperativa Mare Monti “sarebbe servito, alla Giunta Tintari, per ottenere consensi in vista delle successive consultazioni elettorali”. Un contributo che sarebbe stato decisivo a far aderire alla coalizione che sosteneva Tintari per le elezioni comunali 2020 anche la lista “Cambiamo con Toti”, il cui coordinatore provinciale era l’attuale consigliere comunale Marcello Masci, vicino al mondo dei balneari.

Inoltre, sempre per la Gip Castriota, in qualità di vicesindaco, Tintari risulta “disporre della connivenza di colleghi, ai quali si è rivolta non solo per soddisfare richieste illegittime del proprio elettorato ma anche per soddisfare interessi del fratello a scapito degli interessi della collettività. In tal senso, ha mostrato di saper disporre della res publica a vantaggio dì interessi privati, facendo mercimonio della propria funzione e infrangendo il rapporto di fiducia con chi le ha accordato il potere pubblico”.

“Una personalità spregiudicata – scrive il Gip di Tintari – e particolarmente propensa al reato pur di soddisfare i propri interessi“.

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Svariati gli ambiti toccati dall’indagine nell’ordinanza firmata dal Giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota. Ecco alcuni dei dettagli più significativi di un’ordinanza con 50 capi d’imputazione.

Il Sindaco Tintari è indagata, tra le altre cose, anche per aver disposto la distruzione o l’occultamento del verbale della riunione della Giunta comunale di Terracina del 25 settembre 2019 in merito all’abusivismo accertato dalla Capitaneria di Porto all’interno dell’Arena del Molo.

Ci sono episodi recenti come quello contestato all’allora Dirigente del Suap Claudia Romagna (indagata) e all’amministratore unico della White srl Raffaele Graziani (divieto di dimora). La dirigente è indagata per atti contrari ai doveri d’ufficio perché avrebbe sanato abusi sulla concessione demaniale a vantaggio di Graziani “ricevendo per sé o per altri denaro o altra utilità”, revocando in autotutela la decadenza della medesima concessione.

Altro indagato tra i concessionari balneari è Ivano Perroni titolare del “Sombrero”, a cui è contestato il reato di falso.

Indagati per falso in relazione alla sostituzione della caldaia all’istituto scolastico Fiorini di Terracina il funzionario comunale Corrado Costantino (per lui domiciliari), il responsabile del procedimento e funzionario Alberto Leone (domiciliari), il direttore dei lavori Giovanna Nardone (indagata), oltreché agli amministratori e rappresentati del Gruppo Sapa srl Pasquale Angelino e Rosa Esposito (indagati). Corrado Costantino è indagato anche in merito a un verbale di somma urgenza sottoscritto il 2 novembre 2018 che avrebbe dichiarato il falso su un sopralluogo eseguito con i Vigili del Fuoco preso il fossato artificiale vicino alla scuola materna a “La Fiora”. nel verbale si attestava falsamente dell’esistenza di situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica dovute al tornado che investì la città di Terracina. Ecco allora che il funzionario comunale dispose dei lavori di messa in sicurezza senza che, secondo gli inquirenti, ve ne fosse bisogno.

E ancora, risultano indagati per corruzione, anche il Presidente del Consiglio Comunale Gianni Percoco (domiciliari), l’ex dirigente del demanio Armando Percoco, Corrado Costantino, il dipendente comunale Carlo Sinapi (divieto di dimora) per aver favorito il succitato Graziani e Domenico Ciccarelli sempre per l’affidamento di una concessione demaniale e la convenzione rilasciata all’Aps Vento d’Estate.

Per quanto riguarda la concessione della White srl e della Terracina Beach risultano indagati per turbativa d’asta anche il tecnico Giuseppe Zappone, Costantino e Graziani.

Indagato anche il consigliere comunale del Gruppo Misto, l’ex leghista Luca Caringi, sempre in relazione alla decadenza di una concessione demaniale.

Indagato per corruzione il già arrestato e nuovamente destinatario di misura cautelare Piepaolo Marcuzzi, ex Vice Sindaco e fiero esponente di Fratelli d’Italia, insieme all’imprenditore Giampiero La Rocca (domiciliari). Marcuzzi, in cambio di informazioni per l’affidamento di un tratto di un arenile, si sarebbe fatto promettere voti per le elezioni amministrative. “Vota Marcuzzi, vota Marcuzzi…sto in cerca di voti devo dare il consigliere comunale anche tu inizia a fare un pro di campagna elettorale che qua mi servono i voti.”, diceva insistentemente (intercettato al telefono) all’imprenditore La Rocca

Il sindaco Tintari è indagata anche per turbativa d’asta insieme a Percoco, Costantino, La Rocca e dell’amministratore del “Sicilia Beach” Simona Gabrielli il quale sarebbe stato avvantaggiato per l’affidamento in gestione di un tratto d’arenile.

Il Presidente del Consiglio Comunale Percoco è indagato per rivelazione di segreto d’ufficio in quanto avrebbe comunicato all’imprenditore Alfredo Smaltini (amministratore della Marina Yachting srl) che l’ex Comandante della Capitaneria di porto di Terracina Emilia Denaro aveva richiesto un documento di rivalutazione amministrativa per la concessione marittima. Rivelazione che avrebbe fatto a Smaltini anche il capo del settore demanio pubblico Sinapi.

Indagati per corruzione il Sindaco Tintari e l’attuale assessore Davide Di Leo perché avrebbero indotto, abusando del loro ruolo (Di Leo all’epoca era consigliere comunale), a rilasciare l’autorizzazione per l’attività di pattinaggio sul ghiaccio.

L’europarlamentare Nicola Procaccini, invece, in qualità di ex sindaco del comune di Terracina e membro del Parlamento europeo, dunque pubblico ufficiale, avrebbe abusanto dei suoi poteri, compiendo atti idonei, diretti in modo non equivoco ad indurre una dipendente dell’ufficio Suap del Comune di Latina, a velocizzare l’istruttoria e a rilasciare la licenza per la conduzione di spettacolo viaggiante all’impresa “Oasi Sea Park in modo indebito, in quanto il responsabile risultava residente a Roma dove era pure la sede legale dell’impresa, per cui il rilascio della suddetta licenza avrebbe dovuto essere richiesto al comune di Roma.

“L’evento – spiega l’ordinanza – non si è verificato per cause indipendenti dalla sua volontà e per il sopravvenuto cambio di residenza del responsabile, strumentale al perfezionamento delle condizioni necessarie per ottenere il provvedimento richiesto al comune di Terracina”.

“In particolare – continua l’ordinanza – Procaccini contattava telefonicamente la dipendente del Suap – servizio sviluppo economico – rimproverandola, con tono autoritario, tanto da farla scoppiare a piangere, per l’eccessivo tempo che stava impiegando per il rilascio della licenza per la conduzione di spettacolo viaggiante all’Oasi Sea Park e per le difficoltà frapposte, minacciandola che avrebbe assegnato la pratica ad altro funzionario”.

Tuttavia Procaccini è indagato anche per turbativa d’asta insieme a Gianni Percoco, Corrado Costantino, Roberta Tintari, l’attuale assessore al Turismo Danilo Zomparelli, il consigliere comunale Marcello Masci, il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia a Terracina Fabio Minutillo e all’amministratore di “Mare e Monti 2018” Mario Avelli.

Masci e Minutillo si sarebbero accordati, secondo gli inquirenti, con Procaccini, Percoco, Tintari e Zomparelli per fa svolgere il servizio di assistenza e salvataggio sulle spiagge di Terracina alla coop Mare e Monti di Avelli, così da fargli ottenere 80mila euro senza procedura pubblica. Masci e Minutillo avrebbero inoltre sollecitato i funzionari che si opponevano a mantenere gli accordi. Lo stesso Procaccini avrebbe incalzato il funzionario Costantino a risolvere l’empasse fornendo tre soluzioni possibili così da fargli adottare una delibera che assegnasse il contributo alla Coop Mare e Monti. Alla fine Costantino avrebbe adottato la determina con cui assegnava alle associazioni sindacali dei balneari, Sib Terracina e Cna Office Mediterraneo il contributo di oltre 48mila euro, poi girato alla coop di Avelli.

Per questo episodio è menzionato anche il Dirigente settore Finanze Giampiero Negossi per falso ideologico.

TUTTI E 52 GLI INDAGATI, COMPRESI I DESTINATARI DI MISURA CAUTELARE E LE SOCIETÀ:

Gianni Percoco, Corrado Costantino, Carlo Michele Sinapi, Raffaele Graziani, Giuseppe Zappone, Armando Percoco, Domenico Ciccarelli, Giovanni Battista Ciccarelli, Luigi Di Sarno, Margaret Sarno, Carmela Delle Curti, Angelantonio Minotti, Ivo Di Sauro, Marco Porcelli, Giampiero Negossi, Roberta Tintari, Alfredo Morganti, Marcello Masci, Nicola Procaccini, Danilo Zomparelli, Fabio Minutillo, Claudia Romagna, Filippo Cirrincione, Giacomo Corrado, Martina Corrado, Federico Corrado, Alfredo Smaltini, Francesco Saverio Erasmo Cencia, Francesco Cangianiello, Ivano Perroni, Gaspare Di Micco, Martina Iannetti (avvocato del Comune), Marco Crocco, Luca Caringi, Alberto Leone, Giovanna Nardone, Rosa Esposito Pasquale Angelino, Davide Di Leo, Giampiero La Rocca, Simona Gabrielli, William Zanchelli, Giuseppe Mosa, Pierpaolo Marcuzzi, Fabio Cavallini, Massimiliano Lauretti, Mattia Quinti, Mario Rossi, Mario Avelli, Patrizia Menarini, Vib srl, White srl e Marina Yachting srl.

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