SANITÀ PONTINA: LIMITI E VIRTÙ DEL PIANO DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Il Direttore generale dell'ASL Latina Giorgio Casati

PIANO APERTO ALLA CONSULTAZIONE PUBBLICA FINO AL 21 GENNAIO

La Legge 190 del 2012 ha attribuito alla Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche la funzione di Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). La stessa Legge ha vincolato l’Autorità a elaborare un primo Piano Nazionale Anticorruzione entro l’anno successivo. Il Piano, poi aggiornato nel 2015, è atto di indirizzo per tutte le pubbliche amministrazioni centrali e periferiche, chiamate ad adottare misure in prevenzione di fenomeni corruttivi. In questo contesto normativo la deliberazione n.380 dell’ASL del 20 giugno 2017 ha individuato in Assunta Lombardi, medico chirurgo con una seconda specializzazione in radiodiagnostica, la responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza. Attorno alla Lombardi si è in seguito costituito un gruppo di lavoro tutto al femminile col compito di redigere per l’Azienda Sanitaria pontina un Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (2019-2021). Il confronto del 3 dicembre scorso del gruppo di lavoro con gli attori del terzo settore nell’ambito del Tavolo Misto Permanente della Partecipazione ha portato all’ aggiornamento per il 2019 del Piano. La consultazione pubblica sul PTPC (Piano triennale per la prevenzione alla corruzione), volta a consentire la partecipazione della cittadinanza, prevede che fino alle ore 13.00 del 21 gennaio ogni proposta possa essere inviata agli indirizzi anticorruzione@ausl.latina.it e trasparenza@ausl.it

La sede dell’ANAC a Via Minghetti, Roma

LE LISTE DELLE ETERNE ATTESE

Cominciamo dalle buone notizie: dal Piano emerge una maggiore consapevolezza rispetto al passato delle criticità attorno alle Liste d’Attesa. L’area viene considerata ad alto rischio di corruzione e la stessa Azienda provvederà l’anno prossimo a trasformare l’Unità Operativa Semplice (UOS) delle Liste d’Attesa e del CUP in Unità Operativa Complessa (UOC). Inoltre in ottemperanza al Decreto del Commissario ad Acta 110/2017 si procederà alla redazione di un Piano attuativo del governo delle Liste e alla creazione di un osservatorio delle stesse sempre nel quadro del Tavolo Misto. Sin dal febbraio di quest’anno se si provava a prenotare un qualsiasi tipo di visita in Convenzione tramite CUP presso il Santa Maria Goretti, veniva risposto che i primi posti liberi erano per l’anno 2019 e l’unica via percorribile per accelerare i tempi sarebbe stata l’Intramoenia. La scorsa estate, su segnalazione dell’ASL Roma 3, un’inchiesta della Procura della Repubblica ha fatto emergere un giro di favoritismi ed elusione del ticket su esami e prestazioni specialistiche all’interno dell’Ospedale Giovan Battista Grassi di Ostia. Una rete di 30 persone tra medici, infermieri e amministrativi, eludendo il passaggio del CUP, si introducevano all’interno del sistema informatico tramite la propria password per accedere alle prenotazioni. A quel punto gli indagati avrebbero inserito il nome dell’amico e del parente facendolo risultare come soggetto esente dal pagamento del ticket sanitario. In questo modo l’esonero sarebbe stato per un elettrocardiogramma, per una visita oculistica, come per una semplice analisi dell’urina o del sangue. Prenotazioni per visite specialistiche ed esami di diagnostica nel quadro del Servizio Sanitario Nazionale in tempi più rapidi sono una priorità per tutta la Regione, e per la nostra Provincia in particolare! 

Prenotazioni via CUP delle visite specialistiche: un grave problema per la nostra Provincia

A RISCHIO ANCHE LE PICCOLE FORNITURE

Altro settore in cui l’UOC interaziendale ASL Latina- ASL Frosinone (il cosiddetto “Provveditorato”) ha piena consapevolezza del rischio di corruzione è quello della fornitura di beni e servizi. Il rischio viene valutato medio-alto anche per forniture di un valore al di sotto dei 25mila euro. La determina a contrarre dovrà esser pubblicata anche per tali casi, assieme ai dati della ditta richiesti dal Piano Nazionale Anticorruzione dell’ANAC. Sul sito ASL verranno pubblicati lettere di invito e acquisizione dei preventivi. Si cercherà di applicare il criterio di rotazione degli operatori economici da invitare a presentarsi quanto più possibile. Si effettueranno controlli per la verifica di requisiti di ammissione della ditta secondo D.lgs. 50/2016. Sempre sul sito verranno pubblicati i provvedimenti di ammissione e quelli esclusione dei concorrenti dal prosieguo delle operazioni di gara. Gli esiti di gara verranno pubblicati sul sito e i controlli secondo il D.lgs. 507/2016 dovranno esser attuati anche dopo l’aggiudicazione.

BANDI DI GARA SOPRA I 25MILA EURO

Per quanto riguarda forniture di beni per un valore superiore a 25mila euro, laddove i beni siano inclusi nel Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione, gli acquisti andranno effettuati nella relativa piattaforma. La redazione del bando e disciplinare di gara saranno redatti da professionisti interni alla Azienda del settore oggetto di gara. L’indizione della gara d’appalto dovrà prevedere che i componenti delle Commissioni giudicatrici vengano individuati dalla Direzione generale. I membri di Commissione devono essere diversi dai soggetti che hanno redatto i capitolati tecnici. La deliberazione di nomina delle Commissioni verrà pubblicata sul sito aziendale nella sezione “Bandi di gara” e “Amministrazione trasparente”, unitamente ai CV dei commissari selezionati. All’atto di insediamento del seggio di gara, durante la prima seduta, i commissari dovranno dichiarare a verbale che, viste le offerte pervenute, non siano in alcuna situazione di conflitto di interesse. Gli atti definitivi che dispongono l’aggiudicazione dell’appalto vengono pubblicati sempre nelle due sezioni del sito.

PIANTA ORGANICA DELLE FARMACIE: UNA QUESTIONE NON SOLO AMMINISTRATIVA

La farmaceutica territoriale e integrativa è altra area di competenza critica. Il controllo contabile delle ricette viene non a torto considerata questione ad alto rischio. Da qui la misura di controlli effettuati da un gruppo di lavoro misto e soggetto a rotazione in contraddittorio con le farmacie. Viene invece erroneamente sottovalutato il rischio di corruzione attorno alla pianta organica delle farmacie, considerato di media entità. Non solo abbiamo un presente e passato prossimo denso di ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato in tutta la Provincia sulla materia, ma addirittura a Cattolica (Ravenna) la revisione dei perimetri delle sedi farmaceutiche è finita in mano alla Procura.

PRESCRIZIONI MEDICHE, APPROPRIATEZZA E TRUFFE

Correttamente viene valutato ad alto rischio di corruzione il controllo delle prescrizioni mediche. Un gruppo misto di professionisti della UOC Farmaceutica territoriale integrativa, di quella dell’Assistenza medica e specialistica e del Dipartimento Assistenza primaria valuterà l’appropriatezza prescrittiva. Lo scorso maggio nella nostra Provincia la Guardia di Finanza eseguì quattro ordinanze di custodia cautelare e tre ordinanze di arresti domiciliari per truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, corruzione e falso. Nel caso specifico le Fiamme Gialle scoprirono una rete di truffatori operante in tutto il Sud Lazio che si era appropriata di ricettari farmaceutici autentici tramite un medico di base compiacente. La banda successivamente aveva compilato le impegnative a nome di anziani pazienti ignari ai quali veniva falsamente attribuito un codice di esenzione per invalidità di guerra (G02). I soggetti ottenevano così gratuitamente presso svariate farmacie della provincia di Latina, Frosinone e Roma medicinali per le disfunzioni erettili quali Viagra, Cialis, Levitra. Gli stessi farmaci venivano poi rivenduti a prezzi scontati sul mercato nero.

L’operazione “Blue Wish” ha fatto emergere le dinamiche del “mercato nero” di farmaci per le disfunzioni erettili nella Provincia di Latina.

SSN E SANITÀ PRIVATA: UN RAPPORTO IN CHIAROSCURO

Materia delicata è anche quella dell’atto di accreditamento nei confronti di soggetti privati. Nel 2017 un’indagine dei NAS, coordinata dalla Procura di Perugia, ha portato alla luce il fatto che due case di cura avessero ottenuto illecitamente l’accreditamento e l’accordo contrattuale con il SSN, oltre che la preliminare autorizzazione a poter effettuare interventi di chirurgia ortopedica ed oculistica. Secondo la Procura in quell’occasione diversi funzionari dell’ASL Umbria 1 avevano ottenuto corrispettivi in denaro per avviare la procedura.

RIABILITAZIONE DA NON SOTTOVALUTARE

Una delle aree più sottostimate per il pericolo di corruzione da parte dell’Azienda diretta da Giorgio Casati è la riabilitazione. Lo scorso ottobre la Procura di Avellino ha rinviato a giudizio 10 persone, tra cui la moglie e due figlie dell’ex Presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, a seguito di un’ampia indagine che riguardava anche due onlus. Le due strutture avevano ottenuto per prestazioni di assistenza sanitaria riabilitativa nei confronti di bambini disabili quasi 7 milioni di euro tra il 2013 e il 2015 dall’ASL irpina. Purtroppo sul conto dell’AIAS, una delle due no profit controllate indirettamente da “Lady De Mita”, la stessa cifra risultava in uscita verso beneficiari le cui attività non avevano nulla a che fare con la sanità.

Anna Maria Scarinzi, moglie di Ciriaco De Mita, rinviata a giudizio nell’ambito dell’Inchiesta AIAS.

L’ANNOSA QUESTIONE DEI FALSI INVALIDI

Risibile appare a riguardo la voce “Certificazioni medico-legali per attribuzione di invalidità da parte dell’INPS” qualificata anch’essa a basso rischio di corruzione. Lo scorso aprile la Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi di sette imputati per falsi certificati rilasciati dall’ASL di Brindisi per ottenere forniture, non dovute, per l’ ossigeno terapia. Sulle ricette di ossigeno lucrava ai danni del SSN una rete di funzionari, medici, farmacisti e pazienti. Questi ultimi, a nome dei quali vennero redatte false perizie e ricette, non solo non avevano bisogno di ossigeno, ma ambivano a pensioni di invalidità e indennità di accompagnamento, pur non avendone i minimi requisiti.

A Brindisi alcuni pazienti ottenevano false perizie grazie a medici compiacenti

QUANTE MINACCE DIETRO LE ASSUNZIONI PER CONCORSO E LE COLLABORAZIONI!

Tasto dolente appare anche la parte relativa all’UOC reclutamento le cui materie di competenza vengono tutte indicate tra il basso e il medio rischio di corruzione: dall’indizione di bandi di concorso e avvisi pubblici all’ammissione/esclusione dei candidati, passando per la formazione delle commissioni selezionatrici, il conferimento, conferma e revoca incarichi dirigenziali fino alle progressioni di carriera e al conferimento di incarichi di collaborazione. Da due anni e mezzo la Procura di Oristano ha avviato un’inchiesta sui meccanismi di assunzione a tempo determinato e sui concorsi gestiti dall’ ex ASL 5 sarda. La magistratura si è concentrata particolarmente sulle assunzioni di infermieri da parte dell’Ospedale San Martino. Nel gennaio 2018 un’altra inchiesta sotto il coordinamento del Pm Formisano, che aveva coinvolto precedentemente persino l’allora Direttore generale dell’ASL Umbria 1 Giuseppe Legato per reato ipotizzato di abuso d’ufficio, ha portato al rinvio a giudizio del Presidente di Commissione esaminatrice e della Dirigente del servizio farmaceutico territoriale relativamente a un concorso che portò all’impiego di 4 professionisti come farmacisti ospedalieri.
Come mai allora tanta disattenzione su una materia così delicata? Forse bisognerà chiederlo ad Assunta Lombardi, Roberta De Grandis e Lidia Vaccarella che del gruppo di lavoro che ha redatto il Piano triennale di prevenzione della corruzione fanno parte e che nell’area di coordinamento Amministrazione e gestione risorse umane dell’Azienda Sanitaria sono inquadrate.

 

 

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