PPI: PER SABAUDIA LA NUOVA PROPOSTA RESTA INSUFFICIENTE

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Poliambulatorio di Via Conte Verde, Sabaudia

“FUMATA BIANCA” NEL COMITATO RISTRETTO ALLA NUOVA PROPOSTA

Il Comitato ristretto del 20 novembre ha visto buona parte dei Sindaci accogliere favorevolmente la seconda Proposta di rimodulazione dei Punti di Primo Intervento elaborata dalla ASL. La Proposta, che si inquadra nel Decreto del Commissario ad Acta alla Sanità Nicola Zingaretti n. 257/2017, quest’ultimo adottato a sua volta secondo le linee guida del Decreto Lorenzin-Padoan n. 70/2015, presenta molte novità rispetto alla precedente. Ripristino delle h 24, e non riduzione dell’orario servizio alle sole 12 ore diurne, personale medico e infermieristico inalterato e offerta sanitaria immutata. Tutto in capo all’ ARES 118 di Maria Paola Corradi sarà invece il compito di attivare e regolare le attività delle postazioni medicalizzate in ogni comune sede di PPI.

Striscione di protesta contro la chiusura del PPI di Sabaudia esposto quest’estate.

PER SABAUDIA LA PROPOSTA CASATI È INSUFFICIENTE

La proposta non soddisfa però né i Comitati né il Comune di Sabaudia, che nella persona dell’Assessore all’Ambiente e alle politiche sociali e sanitarie Ennio Zaottini presenta da un lato alcune richieste al Presidente Zingaretti e all’assessore D’Amato; dall’altro chiede al Direttore generale Giorgio Casati di correggere il tiro su alcuni punti. L’ex dirigente ARPA chiede in primo luogo di inserire all’interno della Pianificazione sanitaria regionale la creazione di una Casa della Salute distrettuale all’interno di ciascuno dei sette PPI provinciali. Il DCA n.52 del 2017 prevede che ogni distretto ASL abbia la propria CDS, ma il problema è che se la Regione si limitasse ad un’interpretazione restrittiva delle disposizioni molti Comuni sede di PPI ne rimarrebbero sprovvisti. Nel distretto 1 una CDS ad Aprilia è di prossima attivazione, ma se non venisse accolta la proposta di Zaottini Cisterna e Cori ne rimarrebbero sprovvisti. Ugualmente nel distretto 2 la CDS dove verrebbe inaugurata? A Piazza Celli a Latina dove già esiste un Poliambulatorio ASL, come vuole Casati, oppure a Sabaudia, come già rivendicato dal Sindaco Gervasi e dal Comitato di Brugnola? Per quanto concerne il distretto 3 a Sezze tale struttura già esiste, questo significherebbe sacrificare Priverno. Per parlare del quarto dove si assisterebbe alla contesa tra Terracina e Fondi, mentre nel quinto il rischio di dispute di “campanile” tra Gaeta e Minturno sarebbe grosso.

Ennio Zaottini, l’assessore dissenziente

LA PROVINCIA DIMENTICATA DA ROMA AL PENULTIMO POSTO

Zaottini è ben consapevole se la Provincia è finita al penultimo posto (davanti solo ad Agrigento) per l’offerta sanitaria nello studio de “La Sapienza” pubblicato un anno fa da Italia Oggi, le cause vanno ricercate principalmente nell’inadeguatezza dei finanziamenti erogati dalla Regione. Da qui la richiesta che Zingaretti rimoduli in aumento, ai livelli delle altre province, la quota capitaria assegnata alla ASL di Latina, sensibilmente inferiore per il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza. Vi è inoltre un Ordine del Giorno depositato il 18 settembre da Giuseppe Simeone, Presidente della Commissione VII in Regione, e approvato all’unanimità in Consiglio il 3 ottobre. Nell’o.d.g. vengono impegnati Zingaretti e D’Amato a definire il futuro di ogni singolo presidio sanitario puntando alla sua valorizzazione  all’interno della rete d’emergenza territoriale. Il tutto nella costruzione di un’ offerta sanitaria che tenga conto della conformazione geografica e infrastrutturale dei singoli territori, nella prospettiva di scongiurare qualsiasi sovrapposizione e promuovere piuttosto la diversificazione delle prestazioni.

Alessio D'Amato, assessore Sanità e Integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio
Alessio D’Amato, Assessore Sanità e Integrazione socio-sanitaria della Regione Lazio

ZAOTTINI VERSUS CASATI

Il biologo di origini romane nei confronti di Casati indica la necessità di aggiornare il cronoprogramma alla luce della nuova proposta dell’Azienda. Gli ambulatori, oltre che essere potenziati, che vengano dotati di un sistema digitale che non solo rilevi le prestazioni, ma consenta una valutazione della spesa complessiva per centri di costo. I nuovi Ambulatori di Cure Primarie Specializzate, delineati da Casati, necessitano di medici con apposito attestato di idoneità  all’esercizio dell’attività di emergenza sanitaria territoriale. Nell’ambito delle sedi degli attuali PPI le Unità di Cura Primarie e i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali dovranno esser attivati e inseriti nella programmazione dell’ASL come Case della Salute distrettuali. In ultimo urge che la c.d. “cartella sanitaria elettronica” veda luce, ovverosia ACPS, UCP,PDTA e CDS siano collegati tra loro telematicamente in modo da accedere rapidamente a tutte le informazioni dei pazienti raccolte in un database.

La Giunta Gervasi è pronta a dare un contributo al dimezzamento dei tempi trasporto per le emergenze attingendo al proprio bilancio. Una superficie per l’elisoccorso è già nel “Piano triennale per le opere pubbliche” del Comune e sarà utilizzabile anche dalla Protezione Civile. Casati nella sua Seconda Proposta ha menzionato esplicitamente la valutazione di aree idonee all’elisoccorso in tutta la Provincia: non rimane altro che dare attuazione!

 

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